Genetica e selezione - Seconda parte |
Venerdì 18 Aprile 2008 09:53 |
di Peppe VarrialeSemplifico, poi approfondiamo se è il caso, partendo dal funzionamento della trasmissione semplice mendeliana e facendo notare che alcuni caratteri non vengono ereditati secondo le leggi di Mendel. In alcuni casi si manifestano caratteri esattamente intermedi a quelli dei genitori (eredità intermedia); altri caratteri sono solo parzialmente mendeliani, nel senso che il carattere dominante si mostra leggermente attenuato rispetto a quello del genitore che lo presenta. In molti casi, i figli possono esibire tutta una scala di caratteri intermedi a quelli dei genitori (eredità quantitativa). A proposito di eredità quantitava, se ad esempio accoppiamo due cani di taglie diverse, pur tendendo conto delle differenze determinate dal sesso di appartenenza, il risultato che devo aspettarmi è che la maggior parte dei cuccioli abbia un'altezza intermedia a quella dei genitori, che alcuni cuccioli siano più vicini alla madre o al padre e che pochissimi cuccioli superino gli estremi dei genitori. Tanto più la razza è selezionata, tanto più omogenea sarà la cucciolata. Nell'incrocio tra cani puri ma di razze di statura diversa, infatti, in prima generazione si hanno cuccioli con la stessa altezza. Ma incrociando meticci di altezze diverse si avranno cuccioli con altezze variabili che si distribuiscono intorno alla media dei genitori. Tanto più variabili quanto più diversi erano i loro antenati. Questo tipo di trasmissione ereditaria interessa la maggior parte dei tratti somatici, spesso affiancando e completando l'azione regolata dalla trasmissione semplice mendeliana. Per capire che una certa caratteristica è ormai totalmente dominante e finisce per azzerare (termine non proprio consono perchè un azzeramento totale non ci sarà mai) la possibilita di trasmissione recessiva, è necessario "leggere" il peso genetico dei propri e altrui esemplari, guardando molti cani e studiandoli nel TIPO E SOSTANZA. Ma c'è anche un aspetto teorico che permette di sapere e classificare le MUTAZIONI DOMINANTI e MUTAZIONI RECESSIVE (esistono anche altre ma queste sono quelle che a noi maggiormente interessano). MUTAZIONI DOMINANTI
MUTAZIONI RECESSIVE
In genere in terza generazione la Mutazione dominante è ormai talmente rafforzata da non permettere trasmissione recessiva, ma è soprattutto l'esperienza e l'accoppiare ripetutamente a dare risposte in tal senso. |